Istituto Gianni Vattimo
La crisi dei valori nella post modernità

La crisi dei valori nella post modernità

Il 21 gennaio 2025 in occasione della XII edizione di Romanae Disputationes dal tema “Cosa sono i valori? Genesi ed esperienza di ciò che vale”, Amore per il Sapere e Istituto Gianni Vattimo, in collaborazione con il Liceo Nomentano di Roma, si è proposto un incontro di approfondimento rivolto a tutti, specialmente a studenti e docenti della secondaria superiore.

Attraverso la lezione del prof. Stefan Lorenz Sorgner (John Cabot University) e gli interventi di: Angela Minerva, Dirigente scolastico del Liceo Nomentano, Simona Colini, Docente del Liceo Nomentano e Gabriele Laffranchi, vicepresidente di Amore per il Sapere si è proposta una nuova chiave di riflessione per indicare la crisi dei valori nella post modernità.

Il prof. Stefan Lorenz Sorgner per raccontare l’evento scrive: “Questo studio esplora lo sviluppo filosofico personale dell’autore, caratterizzato da un confronto profondo con Nietzsche, Vattimo, il nichilismo e il transumanesimo, e culminante nell’elaborazione di una propria concezione di “Euro-Transumanesimo”. La riflessione prende avvio da un contesto esistenziale segnato da interrogativi sul significato della vita, sulla morte e sull’aldilà, che l’autore, cresciuto in un ambiente cattolico, ha cercato di affrontare attraverso un dialogo tra religione, scienza e filosofia.

La scoperta della filosofia avviene inizialmente tramite Eraclito, ma è Nietzsche a rivestire il ruolo di “educatore filosofico”. In particolare, il concetto nietzschiano delle tre metamorfosi – cammello, leone e bambino – diventa per l’autore una chiave interpretativa del proprio passaggio dalla fede cattolica a una visione filosofica più libera e autonoma. Attraverso l’immagine del “gioco con la sabbia”, l’autore sviluppa un’idea creativa della vita come un processo di costruzione e ricostruzione costante, in cui l’individuo dà forma al proprio destino.

Un momento cruciale di questa evoluzione è rappresentato dall’accettazione del nichilismo, inteso come la consapevolezza dell’assenza di valori e verità oggettive. Contrariamente alla visione dominante del nichilismo come una condizione da superare, l’autore lo abbraccia come “patria” esistenziale, accettando che ogni prospettiva sia una semplice interpretazione. Questa accettazione lo conduce a confrontarsi con il concetto di “pensiero debole” elaborato da Gianni Vattimo. In linea con il filosofo italiano, l’autore considera il nichilismo non come una perdita, ma come un guadagno, un orizzonte da preservare per evitare derive paternalistiche o totalitarie. Allo stesso tempo, riconosce nel prospettivismo di Vattimo un invito a reinterpretare la centralità dell’amore come virtù fondamentale.

Il dialogo con il transumanesimo rappresenta un ulteriore passo nella riflessione dell’autore. Pur riconoscendo l’influenza di questa corrente, critica il transumanesimo classico, rappresentato da figure come Elon Musk, per il suo focus su obiettivi materialistici ed egoistici. In alternativa, propone un Euro-Transumanesimo, radicato nella tradizione culturale e filosofica europea. Questa visione mette in risalto virtù come grandezza, raffinatezza e fiducia, enfatizzando il ruolo dell’arte, della letteratura e della musica, nonché il confronto con pensatori quali Eraclito, Spinoza, Goethe, Schopenhauer, Wagner e Nietzsche. L’autore vede nell’Euro-Transumanesimo un’opportunità per creare “finzioni” più significative e coerenti, capaci di arricchire l’esistenza rispetto alle visioni più riduzioniste del transumanesimo classico.

Sul piano pratico, l’autore esorta a una vita consapevole e autodeterminata, in cui virtù come autenticità, consapevolezza e autocontrollo giocano un ruolo fondamentale. Egli distingue tra bisogni autentici, legati agli impulsi profondi, e desideri imposti da pressioni esterne. Allo stesso tempo, rifiuta un edonismo semplice, considerandolo autodistruttivo, e una vita orientata esclusivamente all’accumulo di denaro o potere. Pur non vedendo in sé un talento creativo, l’autore aspira a vivere momenti di piacere intenso e raffinato, alimentati da relazioni significative con compagni fidati.

In conclusione, l’autore propone una visione esistenziale che, partendo dalla consapevolezza del nichilismo, si traduce in un’azione creativa e culturale. L’Euro-Transumanesimo emerge come una risposta a un mondo in cui il significato deve essere continuamente ricreato, valorizzando al contempo la tradizione filosofica europea e le relazioni umane profonde. Questo percorso riflette un appello per un’esistenza autentica, costruita su desideri e bisogni individuali, ma arricchita dalla bellezza e dalla complessità della cultura e della filosofia”.

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