È l’ora del cambiamento
È l’ora del cambiamento

È l’ora del cambiamento

In un mondo vituperato da genocidi, violenze, atrocità e carestie di pensiero è necessario pensare a un cambiamento definitivo e perentorio. Non c’è più tempo per riflettere su come agire, è indispensabile essere responsabili della propria contemporaneità e cercare, ciascuno nelle sue possibilità, di migliorare il luogo in cui si vive. Senza cedere a facili eroismi o illusorie utopie è bene, in concreto, attuare un progresso morale e mentale per tutti.

Prima di auspicare a un cambiamento sociale, è consigliato, forse, riscoprire la propria interiorità, al fine di eliminarne gli aspetti egotistici e, in generale, le propensioni negative. Arrivismo, spirito accentratore, egoismo, centralità intellettuale e fisica, propensione carnefica al dolore, schizofrenia morale, impulso maligno, rappresentano i carcinomi dell’anima che perpetueranno l’esistenza di pestilenze interiori ed esteriori. Vivere rappresenta anche un dovere verso se stessi, dunque, farlo consapevolmente, aspirando giorno dopo giorno a un progresso costante e continuo è un ottimo stimolo di crescita e felicità. Il bene sociale dipende da quello personale, solo se si inizia dal sé si potrà procedere con il noi, e infine con il loro.

Il processo di riscoperta e miglioramento interiore, inevitabilmente, conduce a una palesazione esterna del progresso individuale. Le azioni concrete rappresentano il manifesto con il quale si rende tangibile l’accrescimento e la maturazione personale. Così facendo non solo si rende testimonianza del proprio impegno ma si funge anche da esempio per gli altri individui. Attraverso i meccanismi simpatetici, infatti, è facile che gli altri vengano “investiti” dall’aurea di miglioramento dell’altra persona, e per tal ragione, attraverso una reciproca influenza, insieme è possibile attuare meglio una vera ascensione pratica verso il vivere meglio.

Per evitare che le parole suddette divengano mere astrazioni, è opportuno procedere a un’elencazione pratica di possibili comportamenti utili per un miglioramento radicale del presente e del futuro. Ascoltare, se stessi e gli altri, è uno dei primi atteggiamenti che probabilmente sarebbe doveroso attuare, così come riflettere, inteso quale approccio critico e pensante alla vita. Indispensabile, inoltre, risulta rispettare, il mondo e la propria persona sia interiormente che fisicamente, e anche ringraziare, interpretato come senso di gratitudine generale da rivolgere al Creato. Infine, sperare per non cedere a volgari negativismi verso il domani e lavorare per il cambiamento costantemente, possono rappresentare altre valide propensioni comportamentali affinché il vivere celebri la sua forma più completa.

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